Merz Collezione Peruzzi

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Mario Merz (Milano 1925 - Milano 2003)

 

Esordisce negli anni 50. Prima esposizione alla Galleria La Bussola di Torino nel 1952 con una pittura surrealista e espressionista. Nel 64 le prime strutture aggettanti a cui seguiranno nel 66 le composizioni tridimensionali: tele bianche tagliate da tubi di luce al neon. Inizia a lavorare con oggetti di uso comune, bottiglie, bicchieri, ombrelli....che, estratti dal loro contesto annullato dalla barra di luce, perdono la loro funzione originaria. Queste opere sono esposte nel 68 alla Galleria Gian Enzo Sperone di Torino. Entra a far parte dell'Arte Povera dove partecipa alle collettive del gruppo. Presenta il primo Igloo con con la scritta al neon Giap, strutture di terra, vetro, cera, creta, metallo. Introduce la serie di Fibonacci, progressione di numeri indicante la proliferazione organica degli organismi, che applicherà anche alla struttura del Museo Guggenheim di New York e alla Mole Antonelliana a Torino. Dal 77 introduce nuovamente l'elemento pittorico e inizia la serie dei Tavoli. Gli sono state dedicate grandi retrospettive in tutto il mondo. Nel 2005 viene inaugurata la Fondazione Mario Merz a Torino.

La sua opera moltiplicata, se pur non vasta, riprende i suoi temi classici come le strutture metalliche, la serie di Fibonacci, la salamandra, le erbe.

 

Immagine che contiene gatto, frutta, cibo

Descrizione generata automaticamente

 

CP141  MERZ  1978

litografia su carta lucida Diamat/Extra

Sei case a Sidney (dalla cartella di sei litografie)