La nuova sede di Milano della Fondazione Prada, progettata dallo studio di architettura OMA, guidato da Rem Koolhaas, espande il repertorio delle tipologie spaziali in cui l’arte può essere esposta e condivisa con il pubblico. Caratterizzata da un’articolata configurazione architettonica che combina edifici preesistenti e tre nuove costruzioni, è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni dieci del Novecento.

Situato in Largo Isarco 2, nella zona sud di Milano, il complesso si sviluppa su una superficie totale di 19.000 m2, di cui 11.000 m2 utilizzati per le attività espositive. L’edificio all’entrata del nuovo centro accoglie il pubblico con due spazi nati da collaborazioni speciali: un’area didattica dedicata ai bambini e sviluppata con gli studenti dell’École nationale supérieure d’architecture de Versailles e un bar ideato dal regista Wes Anderson che ricrea l’atmosfera dei tipici caffè di Milano.

 

 

 

 

 

Lucio Fontana
Concetto Spaziale. Trinità, 1966
idropittura su tela, bianco e legno laccato bianco. Trittico
203 x 203 cm cad.             © Fondazione Lucio Fontana


OMAGGIO A Lucio Fontana

 

Fino al 31 ottobre 2015

 

In contemporanea con Expo 2015, la Fondazione Lucio Fontana e la Fondazione Marconi presentano nella sede recentemente rinnovata e ampliata della Fondazione Marconi in Via Tadino 15 a Milano, un omaggio a Lucio Fontana.
Per la prima volta in Europa verrà esposta l’opera Concetto spaziale, Trinità nell’allestimento che l’artista stesso elaborò in alcuni disegni del 1966, ma che non riuscì mai a vedere compiuto. La realizzazione di questo desiderio è l’omaggio che le due Fondazioni vogliono dedicare all’artista.
Concetto spaziale, Trinità (1966) è un’opera imponente nella produzione di Fontana sia per le dimensioni (2 x 2 m ognuno dei tre elementi) sia per la lucida e rigorosa composizione che rimanda, attraverso la purezza del monocromo bianco, a una dimensione di infinito. Disseminato da una teoria di buchi, come segno di una gestualità elementare, il trittico rappresenta una personalissima riflessione dell’artista, laica e poetica, sull’assoluto. L’allestimento dell’opera raffigurato dall’artista in un disegno-progetto del 1966, anch’esso esposto per l’occasione, è qui fedelmente realizzato. Le tele monocromatiche, messe in risalto dai teli di plastica azzurra, sono appese a partire dal soffitto e racchiuse entro uno spazio scenico di 17 metri, che rimanda a una dimensione di purezza e di spazialità assoluta.
Un nucleo di opere comprese tra il 1951 e il 1968 completa l’omaggio all’artista.

 

 

 

 

 

La mostra iconografica delle incisioni (160 le opere grafiche esposte) di Georges Rouault, organizzata dal Comune di Milano e dalla Civica Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli” alle Sale Viscontee del Castello Sforzesco, è stata inaugurata martedì 31 marzo 2015; resterà aperta al pubblico fino al 1 Giugno 2015.

 

 

 

 

 

I quattro musei di arte contemporanea dell’area metropolitana torinese – la GAM Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e la Fondazione Merz – ospitano TUTTTOVERO la nostra città la nostra arte Torino 2015, una grande mostra curata da Francesco Bonami, in collaborazione con un comitato scientifico formato da Danilo Eccher, Marcella Beccaria, Irene Calderoni e Beatrice Merz.


La mostra - che si terrà alla GAM e al Castello di Rivoli dal 25 aprile all’8 novembre 2015 e alle Fondazioni Sandretto e Merz dal 25 aprile all’11 ottobre 2015 - declina l’interpretazione artistica del concetto di vero, o della realtà, lungo due secoli: dal 1815 al 2015. Per TUTTTOVERO il curatore ha selezionato, dall’immenso e diversificato patrimonio artistico di cui sono ricchi i musei pubblici e privati torinesi, le opere che raccontano come il mondo è mutato, trasformandoci e trasformando il concetto di realtà nella nostra cultura e società.


TUTTTOVERO parte dal 1815, l’anno in cui Napoleone è sconfitto a Waterloo e inizia la storia dell’Europa moderna e contemporanea, e arriva al 2015, anno in cui l’Europa deve affrontare una realtà mondiale in drammatico cambiamento. Bonami sottolinea: “al tempo di Expo 2015, Torino e il Piemonte accettano la sfida di non importare cultura ma di esporre e mettere in mostra ciò che la propria cultura civile, pubblica e privata, ha saputo costruire nel tempo. Se Expo 2015 è dedicata all’alimentazione, Torino e il Piemonte interpretano questo soggetto offrendo il miglior cibo per lo spirito umano, che da milioni di anni si è rivelato indispensabile alla crescita e alla sopravvivenza dell’umanità, l’arte”.

 

 

 

 

 

Ghisla Art Collection - Locarno

 

I coniugi Ghisla hanno acquistato, nel corso della loro vita, opere d'arte fino a costituire una preziosa collezione che unisce circa 200 pezzi di arte moderna e contemporanea. Da sabato 28 marzo 2015, parte di essa, una settantina, sarà esposta in un nuovo allestimento all'interno del "cubo rosso" di Locarno, l'edificio commissionato a proprie spese dagli stessi coniugi Ghisla all'architetto Franco Moro, incaricato di creare un contenitore adeguato ad esporre le opere di Pierino e Martine, ormai troppe per non essere condivise  con chi ha la stessa passione per l'arte.

"Una collezione nata quasi per caso e mai veramente portata avanti come investimento o seguendo strategie" racconta Pierino Ghisla.

I nomi: Wim Delvoye, Fernando Botero, Niki de Saint Phalle, Jean-Michel Basquiat, Frank Stella, Lucio Fontana, Enrico Castellani, Antoni Tàpies, Tom Wesselmann, Joan Miró, Pablo Picasso, Jannis Kounellis, Georges Mathieus, Robert Indiana, Claire Morgan, Bettina Rheims, a David la Chapelle e Robert Mapplethorpe.

 

 

 

 

 

Un DVD da non perdere prodotto da AJPstudio

 

 

 

 

 

Un libro da non perdere edito da Edizioni Mudima

 

 

 

 

 

Una bussola dalle indicazioni chiare e univoche per orientarsi nel mare dell'arte contemporanea individuando quelli che sono i veri artisti internazionali e quelli che non lo sono. Coraggioso, sintetico, comprensibile e, per quanto mi riguarda, assolutamente condivisibile. Edito da Mondadori.

 

 

 

 

Il sottotitolo recita "una storia revisionista dell'arte italiana". Poteva risparmiarcela ( Lodola, Vezzoli, Pusole, Cingolani, Montesano, Pizzi Canella ..... la Transavanguardia, la Scuola Romana ..... punti di riferimento dell'arte italiana contemporanea: cosa non si fa per cercarsi visibilità nell'affollato mondo della critica d'arte ! ). Edito da Rizzoli.

 

 

 

 

 

Un saggio che non avevo letto: uno strumento agile e incisivo per la sistematizzazione e la conoscenza dell'arte del secondo Novecento (quasi un "bigino", ma nella sua accezione migliore). I 17 movimenti artistici in cui Lea Vergine suddivide  questo esaltante periodo sono sintetizzati in maniera chiara ed accompagnati dalle testimonianze degli artisti. Edito da SKIRA.

 

 

 

 

 

Il grande Collezionista dedica un saggio edito da De Luca Editori d'Arte ricco di importanti apparati critici, e illustrato dalle opere nella sua Collezione, a Mario Nigro. Di fronte alla latitanza dell'Archivio Mario Nigro, Tommaso Fontana vuole dare il suo contributo alla valorizzazione di un grande interprete del secondo novecento italiano.

 

 

 

 

 

La Casabianca è un museo privato di arte contemporanea aperto al pubblico, sorto a Malo nel 1978 dalla disponibilità della famiglia Morandi Bonacossi e del collezionista Giobatta Meneguzzo. Il Museo si colloca nella Mutazione di un contenitore edile del primo Settecento nato con la vocazione di palazzo patrizio, ma costantemente usato come raccolta e immagazzinamento dei prodotti agricoli della tenuta del Montecio, prima dei Muzzan e poi dei conti Morandi Bonacossi; dopo i lavori di pulizia e conservazione nella metà degli anni Settanta, il contenitore ha mantenuto il nome di Casabianca che gli deriva dalla facciata in origine "a marmorino".  Il Museo è costituito da una collezione esaustiva di opere grafiche degli anni 1960-90. Contenitore e collezione sono dati in comodato temporaneo. Una Associazione culturale specificatamente costituita, "Laboratorio per l'arte contemporanea - Città di Malo" , si propone come soggetto operativo per la conservazione, l’esposizione e la promozione del materiale museale. La gestione si regge sulle risorse degli associati, degli utenti e degli operatori pubblici e privati che ne ravvisano l’importanza e le finalità. L’obiettivo resta quello di far conoscere il contemporaneo nelle arti visive, dove le opere per luogo, tempo e contenuto rappresentano più che la storia il costume dell’arte della seconda metà del Novecento. Nella collezione stabile vengono esposte oltre 1200 opere appartenenti a 700 artisti contemporanei distribuite in 10 stanze e raggruppate per identità o movimento di appartenenza. Alla Casabianca il visitatore si trova immerso e posto "a tu per tu" con le opere esposte in una visione che si configura come le pagine di un libro aperto. Caratteristiche distintive dell'allestimento sono il concetto del "pieno" e l'assenza dei cartellini esplicativi, all'insegna di un approccio libero alle opere. Imperdibile per gli amanti della grafica contemporanea.

 

 

 

 

 

Questa raccolta di 14 saggi di Bernardelli, Bertolino, Contessi, Disch, Grenier, Maraniello, Marra, Mometti, Poli, Roberto, Verzotti, Vettese, Zanchetti, curata da Francesco Poli edita da ELECTA, vuole fornire uno strumento di sintesi, non di superficiale divulgazione, finalizzato a proporre una analisi approfondita e ampiamente articolata dell'arte contemporanea, con una chiave di lettura aggiornata, in grado di offrire chiare indicazioni per eventuali approfondimenti. I contributi dei singoli specialisti sono stati sviluppati in modo autonomo e hanno portato a volte a inevitabili parziali sovrapposizioni degli argomenti e diversità di linguaggio. La panoramica è veramente esaustiva degli avvenimenti del contemporaneo e costituisce un punto fermo nella bibliografia sull'arte dei nostri giorni. Da "studiare" assolutamente.

 

 

 

 

 

Le memorie, i giudizi e i consigli di un famoso collezionista, Tommaso Fontana (padre della gallerista Emi Fontana) per i tipi di De Luca Editori d'Arte : un inno appassionato al collezionismo d'arte moderna e contemporanea, redatto con una prosa di facile comprensione e approccio diretto con il lettore. Da collezionista (modesto), mi sono ritrovato totalmente nella descrizione della passione totalizzante per l'acquisto e il possesso di opere d'arte contemporanea teso alla realizzazione di un progetto di collezione. Una testimonianza da condividere (forse solo il giudizio su alcuni artisti come Nigro e Dorazio o l'astrattismo lombardo sembra contraddire la tesi, assolutamente incontestabile, di come l'internazionalità sia un elemento fondamentale per giudicare gli artisti da collezionare).

 

 

 

 

 

Gian Alvise Salamon, scomparso nel 2002, figlio di Ferdinando, era un profondo conoscitore della stampa originale a cui si è dedicato come editore e gallerista. Il libro, edito da Umberto Allemandi & C., ricco di riproduzioni, offre una sintetica ma esaustiva panoramica dei movimenti artistici e dei loro principali esponenti dalla fine del XIX secolo ai giorni nostri, segnalando gli artisti che si sono validamente dedicati all'incisione. Mentre alcuni dei giudizi critici su artisti e movimenti possono essere condivisibili, la tesi, espressa più volte, che la attuale crisi del mercato della stampa originale sia dovuta all'introduzione generalizzata delle edizioni numerate e limitate risulta assai meno convincente.