Penone
Collezione Peruzzi grafica e multipli di
arte italiana contemporanea
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Giuseppe
Penone
(Garessio 1947) Esordisce nel 68 con azioni in cui interagisce con il bosco nei pressi di Garessio; le fotografie che le documentano sono presentate alla sua prima personale, alla Galleria Sperone di Torino nel 69. Membro del gruppo Arte Povera, Penone è tra i pochi a creare opere all’aperto, per lo più in bronzo, materiale che ama per la proprietà mimetica. Negli anni l’artista esplora le connessioni tra forme naturali e culturali, la trasformazione operata dal tempo, la crescita delle forme naturali su cui interviene. Nel 77 appaiono i vegetali cresciuti entro stampi tratti da parti del volto dell’artista per essere poi fusi in bronzo. Negli anni 80 riproduce attrezzi agricoli. Nel 83 inizia la serie dei Gesti vegetali, che partono da calchi in terracotta del corpo umano modellati in figure bronzee antropomorfiche. L'artista delega la realizzazione dell'opera al processo di crescita naturale del vegetale, che viene avvolto nel bronzo o posto a crescere al suo interno. La sua ultima produzione si lega a materiali naturali, come le spine incollate su tele preparate con gesso. Personali importanti, oltre a Documenta a Kassel nel 72, si tengono in molte parti del mondo. Insegna a Parigi all'École des Beaux-Arts. La sua opera moltiplicata, anche se scarsa, è estremamente significativa e rappresentativa della sua arte: oltre alla splendida cartella 33 Erbe, si segnalano i multipli in bronzo riproducenti le fusioni innestate nelle piante. |
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CP86 PENONE 1989 33 Erbe 33 litografie e fotolitografie |
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