Botto &
Bruno Collezione Peruzzi grafica e multipli di
arte italiana contemporanea
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Botto & Bruno Gianfranco Botto (Torino 1963) Roberta
Bruno (Torino 1966) Vivono e lavorano a Torino. I video e le
installazioni narrano di esistenze nascoste tra le nebbie e le paludi delle
periferie urbane. I loro primi lavori datati 92-93 sono costituiti da piccoli
libri fanzine autoprodotte dove immagini di luoghi abbandonati in bianco e
nero scorrevano accanto a testi presi dai giornali. Del 95-96 sono i primi
progetti di ambienti alle cui pareti venivano incollate direttamente
gigantografie in laserprint di fabbriche dismesse e di strade sterrate.
Sempre in quel periodo realizzano interventi esterni su cartelloni
pubblicitari o elettorali convinti della necessità di comunicare a un
pubblico che non sia solo quello delle gallerie d’arte. Da ricordare
l’intervento fatto nel ‘97 sulla facciata del Bullet Space, una spazio
alternativo di New York. Un anno dopo vincono il primo premio "Torino
incontra l’arte". Nel 1999 per la mostra "fwd Italia: passaggi
invisibili" realizzano "Suburb’s Island" un grande wallpaper
che si insinua come un virus in una stanza del Palazzo delle Papesse. Nel
2000 realizzano un grande lavoro stampato su pvc all’esterno della Fondazione
Teseco per l’Arte di Pisa. Sempre nello stesso anno progettano due grandi
wall paper per il Centro d’arte Contemporanea di Quimper con le architetture
della Bretagna e al Palazzo delle Esposizioni a Roma con la personale dal
titolo “Under my red sky”. Nel 2001 sono presenti alla Biennale di Venezia. Estremamente limitata la loro produzione di opere multiple. |
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CP112 BOTTO
& BRUNO 2001 I Have Never Been 1 stampa vutek su trevira |
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